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Rionero e dintorni   

storia e altro      

a cura di Franco Pietrafesa

 
 

 

 

 

 

 

 

 

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Miscellanea

luoghi

 

per la storia de

l'Orologio della Costa


A Rionero, da qualche mese sono iniziati a Rionero i lavori di restauro dell’orologio della Costa grazie ad alcuni cittadini che, riuniti in un apposito comitato, si sono preoccupati di sbrigare tutte le pratiche necessarie negli uffici comunali e regionali competenti e, soprattutto, di promuovere una sottoscrizione pubblica, tuttora in corso, per sostenerne le spese.

E pensare che anche per la sua costruzione furono utilizzate offerte pubbliche!

Il 12 giugno 1885 una violenta bufera di pioggia e grandine si era abbattuta su Rionero e campagne circostanti causando danni per ben 2 milioni di lire!

Si costituì allora un comitato cittadino, formato dal sindaco e dalle massime autorità locali, che mandò questa lettera a molti comuni d’Italia “per chiedere un soccorso – legge nella lettera - per lenire almeno in parte sì immane sciagura!”.

 

 

Le offerte arrivarono, ma “troppo basse in confronto dei danni patiti per quel tipo di disgrazia e del numero dei danneggiati”, perciò il 5 gennaio 1887 il comitato deliberò l’utilizzo di quei soldi per “le medicine somministrate ai poveri” e per l’acquisto – leggiamo dal registro dell’archivio comunale - di un “orologio da torre pel Comune da situarsi al punto stesso dove ora trovasi quello del Comune, che a sua volta dovrebbe sostenere la spesa del trasporto e collocamento del vecchio in altro punto e la manutenzione di entrambi”.

 

L’orologio esistente era attaccato alla chiesa, lì dove sorge ancora oggi. Lo abbiamo trovato in alcuni documenti a partire dal 1864.

Probabilmente esisteva già prima dell’Unità d’Italia, forse proprio dal 1847 data incisa sulla campana delle ore dell’orologio trasferita sulla nuova torre, fusa nella bottega di Antonio Ripandelli di Sant’Angelo dei Lombardi, come si legge chiaramente ora che è stato completato il restauro.

Il 29 maggio 1887 il consiglio comunale accettò, deliberando che la nuova torre dove trasferire il vecchio orologio fosse costruita “nel punto più culminante del paese da rendersi il più che sia possibile utile alla generalità degli abitanti e propriamente nella contrada Costa nelle vicinanze della casa Larotonda”.

Il 6 luglio il perito Giulio Pallottino fu incaricato del progetto, ma solo dopo un anno, il 21 dicembre 1888, la giunta comunale deliberò il “capitolato speciale per la costruzione della torre dell’orologio”, che stabiliva in dieci punti le condizioni per aggiudicarsi l’appalto.

 

il 6 giugno 1889 fu aggiudicato l’appalto al muratore Francesco Di Lonardo e poco dopo iniziarono i lavori, nel corso dei quali – a ottobre - ci si rese conto che la volta a crociera in muratura, prevista nel progetto di Pallottino, non era adatta per quella torre così alta. Meglio una “travatura metallica con chiavi”, con inevitabile aumento dei costi.

I lavori terminarono nel 1890, con una spesa di 5191 lire e 58 centesimi

Non sappiamo ancora quando fu acquistato e collocato il nuovo orologio sulla vecchia torre attaccata alla chiesa madre. Forse in quegli stessi anni e chissà se le campane hanno un’incisione che può aiutarci a capire.

Al terremoto 1930 risalgono queste dell’orologio della Costa che mostrano le caratteristiche originarie della struttura


 

 

Quest’ultima fotografia mostra già gli stucchi decorativi sui quattro lati del torrione risalenti ai restauri resisi necessari dopo il terremoto del 930 o forse dopo la seconda guerra mondiale.

Raffigura una manifestazione pubblica ai piedi della torre Si notano, tra la folla, i carabinieri e le bandiere italiane che pare non abbiano lo stemma reale. Chissà forse proprio il giorno dell’inaugurazione di nuovi lavori?!!!