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Il terremoto del 23
luglio 1930 provocò a Rionero gravi danni a tutto il patrimonio
edilizio tanto che si rese necessario abbattere molte case e
pressoché del tutto il rione Caravaggio, compresa la chiesa di Santa
Maria.
Il governo del
tempo documentò le prime opere di ricostruzione dopo il terremoto
con una serie di documentari dell’Istituto Luce, ancora oggi
conservati a Roma. Il film girato a Rionero, però, non è
consultabile perché “mancante o in corso di digitalizzazione”. È
visibile interamente, invece, sulle più comuni piattaforme web, un
documentario americano, prodotto probabilmente dalla stessa
propaganda fascista, che contiene numerose immagini sulle opere di
consolidamento degli abitati colpiti dal sisma, tra le quali è
possibile individuare una sequenza di pochi secondi girata nel rione
Caravaggio a Rionero.
Terminati i lavori
di messa in sicurezza degli edifici pericolanti, furono subito
realizzate anche alcune fotografie, stampate su carta della società
belga Gevaert e utilizzate come “cartoline postali” prevalentemente
dai militari intervenuti in soccorso delle popolazioni terremotate,
come questa pubblicata qui, partita da Rionero l’8 ottobre 1930 per
Luino: “Carissimi, questa è Rionero dopo il terremoto. Non so quanto
ci fermeremo, probabilmente parecchi giorni… Baci affettuosi, vostro
Nino”.
Pochi mesi dopo, la
chiesa di Santa Maria di Caravaggio e le case circostanti furono
completamente abbattute.