Questa “Veduta
da sud-est di parte del paese con sullo sfondo il cimitero e
il Monte Vulture” è, probabilmente, la più antica fotografia
di Rionero. È attribuita al fotografo francese Grellier ed è
una delle 156 fotografie conservate alla Royal Society di
Londra, allegate al Rapporto manoscritto
dell’ingegnere e sismologo irlandese Robert Mallet sul
terremoto che colpì la Basilicata e la Campania il 16
dicembre 1857. Per conto della Società londinese Mallet
compì una missione di studio di quel terremoto nei mesi di
gennaio e febbraio 1858, visitando Rionero tra il 23 e il 24
febbraio.
La fotografia
ritrae la parte del paese che siamo abituati a vedere in
molte cartoline postali della prima metà del Novecento, ma,
a differenza di queste ultime, qui non c’è la piazza
perché lo spazio dove poi sarà realizzata è ancora occupata
dagli edifici che saranno abbattuti nel 1882. È invece ben
evidente il palazzo signorile di Nicola Rotondo, l’odierno
municipio, con la successione delle sei finestre e il
balcone centrale. Non presenta danni per effetto del
terremoto recente. Al contrario, il piano superiore
dell’edificio corrispondente all’attuale palazzo Ciasca è in
gran parte crollato.
Altro
particolare molto interessante riguarda la costruzione che
oggi chiamiamo Taverna Penta. In questa fotografia del 1858
si vendono due archi frontali a sostegno del tetto, mentre
sono completamente assenti quelli laterali.
La fotografia è
tratta da: Viaggio nelle aree del terremoto del 16
dicembre 1857. L’opera di Robert Mallet nel contesto
scientifico e ambientale del Vallo di Diano e della Val
d’Agri, a cura di G.Ferrari, Bologna, 2004.